Natura

All’interno dell’app Microcosmi, ti offriamo la possibilità di avventurarti nella bellezza naturale del Basso Piemonte e della Liguria attraverso la categoria “Natura.” Qui potrai scoprire una varietà di itinerari che ti condurranno tra valli incantevoli, paesaggi montani e collinari mozzafiato, permettendoti di connetterti con la natura in modo avvincente.

La categoria “Natura” è il luogo ideale per gli amanti dell’aria aperta e delle bellezze naturali. Ogni percorso è stato selezionato con cura per mostrarti i luoghi più suggestivi e incontaminati della regione, dai sentieri escursionistici alle vallate pittoresche, dai panorami montani alle colline verdeggianti.

Ogni itinerario nella categoria “Natura” è corredato da descrizioni dettagliate, che ti consentono di immergerti completamente nell’ambiente circostante. Troverai informazioni e suggerimenti su cosa osservare durante il percorso e consigli pratici per un’escursione sicura e piacevole.

Grazie all’app Microcosmi, rendiamo accessibili i tesori naturali di queste regioni a tutti coloro che desiderano esplorare la bellezza della natura. Che tu voglia fare una passeggiata tranquilla in famiglia o cercare emozioni più intense nella natura selvaggia, questi itinerari ti condurranno attraverso paesaggi mozzafiato, offrendoti l’opportunità di connetterti con la bellezza della natura incontaminata del Basso Piemonte e della Liguria.

Buco di Viso

Suggerito dalla redazione

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Tappa
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Monte Granero, Valle Po, Piemonte , 12030 Crissolo (CN)

Le vie del sale erano percorsi che permettevano il commercio tra la pianura padana e la Liguria o il territorio francese della Provenza. In epoca longobarda e carolingia la gestione del sale e del trasporto era affidata ai monaci benedettini di S. Colombano.

Con la caduta dei Longobardi e con l’avvento di Carlo Magno il Sacro Romano Impero creò feudi affidati a famiglie fedeli. Per secoli, a fronte di gabelle, i signorotti del territorio assicurarono sicurezza al trasporto dei convogli carichi di merce.
Lana ed armi affluivano dalla pianura verso il mare di contro il sale, con il percorso inverso era il prodotto che dalla Liguria o Francia i commercianti approvvigionavano i mercati settentrionali.

Esso era trasportato mediante muli per strade non percorribili con i carri. Una delle vie del sale piemontesi è la Limone – Ventimiglia e si snoda sulle Alpi Ligure, un’altra mette in comunicazione il Saluzzese con il Delfinato e la Provenza (Francia).

La realizzazione di quest’opera nacque dalla volontà del marchese di Saluzzo Ludovico II Del Vasto. Essa nacque dalla volontà di incrementare i traffici commerciali permettendo un passaggio più agevole alle carovane mercantili che necessitavano di attraversare la barriera imposta dalle Alpi. ll Buco di Viso fu dunque un’opera necessaria che metteva in comunicazione il piccolo territorio del Marchesato di Saluzzo con le regioni della Provenza e del Delfinato.

Dal completamento dei lavori, avvenuto nel 1481, vi fu un aumento del traffico commerciale e il Buco di Viso divenne un percorso strategico per il transito delle merci.
Le esportazioni del marchesato comprendevano vino, riso, canapa e olio di noce, viceversa, le importazioni dalla Francia verso Saluzzo riguardavano prevalentemente stoffe, broccati e cavalli ma poiché il piccolo marchesato non aveva sbocchi sul mare, il traforo acquisì un’importanza fondamentale per l’importazione del sale dalle saline di Aigues-Mortes.

Fu così che il Buco di Viso divenne presto, come in molti altri valichi del territorio dell’Italia settentrionale, elemento cruciale di una rotta commerciale di estrema importanza, tant’è che dal 1482 la gabella di Revello registrava un transito annuo di oltre 20.000 sacchi di sale, oltre a svariate altre merci

Buco del Viso o delle Traversette ( Përtus dël Viso in lingua piemontese, Pertús dóu Visol in lingua occitana Pertuis de Viso) è il primo traforo alpino e rappresenta una delle più antiche opere di ingegneria civile fatte in montagna .Esso è una galleria scavata nella roccia lunga 75 mt e collega l’Italia con la Francia mettendo in comunicazione il territorio di Crissolo (CN) e Abries – Ristolas (Provenza – Alpi-Costa Azzurra).

Il Buco di Viso è posizionato a 2882 s.l.m. ed ha un diametro di 2 mt e nacque nel 1479 per volontà di Ludovico II Del Vasto marchese di Saluzzo. Il percorso per raggiungere il Buco del Viso parte dal Pian del Re, alle sorgenti del fiume Po, a 2020 mt ed imboccando il sentiero V16 che porta al col delle Traversette.

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